Teatro

Al Valli di Reggio Emilia, Tutto su mia madre con Elisabetta Pozzi

Al Valli di Reggio Emilia, Tutto su mia madre con Elisabetta Pozzi

Tutto su mia madre, film capolavoro di Pedro Almodóvar, premiato nel 1999 con un Oscar e un Gran Premio a Cannes, diventa uno spettacolo teatrale che andrà in scena al Teatro Valli sabato 12 febbraio alle 20,30 e domenica 13 febbraio alle ore 15.30. Adattato per la scena dall’autore inglese Samuel Adamson sulla base della sceneggiatura originale del film del cineasta spagnolo, Tutto su mia madre arriva in teatro interpretato da Elisabetta Pozzi, Alvia Reale, Eva Robin’s, Paola Di Meglio, Alberto Fasoli, Silvia Giulia Mendola, Giovanna Mangiù, Alberto Onofrietti e con la regia di Leo Muscato.

Ideato e prodotto dalla Fondazione Teatro Due di Parma e dal Teatro Stabile del Veneto, lo spettacolo esplora il dolore insopportabile per la morte di un figlio, il sorriso necessario al vivere, il riscatto di una famiglia.
Il forte appeal teatrale di questo testo era già stato colto da Kevin Spacey che nel 2007 ne produsse un allestimento all’Old Vic Theatre di Londra, ora quello stesso testo viene rappresentato in Italia.

In Tutto su mia madre si parla di maternità, paternità, omosessualità, uomini che diventano donne, padri che diventano madri, di teatro, cinema e scrittura, malattia, droga, aids. Si parla d’amore e di morte e di un nuovo concetto di famiglia. "L’incrocio di questi temi sarebbe potuto diventare un guazzabuglio senza pari. – afferma il regista Leo Muscato - Nelle mani di Almodóvar, invece, ogni cosa si concatena perfettamente nella vita di tutti quei personaggi che Manuela - qui interpretata da Elisabetta Pozzi - incontra nel suo viaggio. Mossa dal senso di colpa di non essere riuscita a mantener fede a una promessa fatta al figlio Esteban poco prima di morire, raccontargli tutta la verità su suo padre,

Manuela dovrà confrontarsi col passato, andando alla ricerca di quel padre, a cui poter finalmente raccontare tutto su suo figlio… Il nostro spettacolo si fonderà sul linguaggio specifico del teatro e chi vorrà venire a vederlo dovrà cercare di rimuovere (solo per due ore) i ricordi e la passione che lo straordinario film di Almodóvar gli avrà procurato. Il risultato non potrà che essere diverso, ma abbiamo fiducia che possa essere altrettanto emozionante".